Maculopatie - Giorgio Gaspari Medico Oculista in Milano

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Maculopatie

Patologie



MACULOPATIE

Con il termine "maculopatia" in realtà non si fornisce un dato clinico specifico, ma solo l'appartenenza ad una categoria estremamente vasta di malattie a carico della parte più importante della retina: appunto la cosiddetta MACULA. La macula lutea è infatti il punto più raffinato della componente sensitiva dell'occhio, ed è scura a causa dell'abbondanza di pigmento visivo. Consente la visione dei colori, dei minimi dettagli delle immagini, e anche piccole alterazioni vengono percepite come drammaticamente invalidanti dal paziente affetto.  
Le maculopatia più frequenti dipendono dalla degenerazione progressiva della retina causata dall'invecchiamento: la degenerazione maculare senile ("correlata all'età") è la principale fonte di invalidità visiva nell'anziano.
Essa inizia semplicemente con piccoli accumuli di sostanze grasse, per progredire negli anni verso una forma "umida", essudativa, che trae origine dalla formazione di vene anomale al di sotto della retina. Tali vene, malformate, causano fuoruscita di siero e di sangue, deformando ed oscurando la macula.
Tipica, oltre alla riduzione della vista, è le deformazione delle linee  e  delle immagini.
La progressione è molto rapida: da quando compaiono i primi sintomi visivi, possono bastare poche settimane per avere un'evoluzione verso una cicatrice definitiva e non più rimediabile.
Esiste una forma, più frequente, ad andamento molto lento,ed è l cosiddetta forma "secca". Si tratta semplicemente dell'usura della macula, che lentamente perde le cellule che la costituiscono, proprio come un tessuto logoro.  
Gli esami fondamentali, cui non si deve mai fare a meno di ricorrere, sono la fluorangiografia retinica e l'OCT; spesso è importante effettuare anche l'angiografia con verde d'indocianina, le cui caratteristiche permettono di vedere meglio le vene e le arterie della coroide, che è lo strato vascolare dell'occhio che alimenta le forme umide.
Queste ultime per fortuna sono curabili, a volte con risultati sorprendenti, con nuovi  farmaci specifici, i cosiddetti antiangiogenici, che vengono somministrati per via intravitreale.
Richiedono un'assidua verifica dello stato delle lesioni nel tempo, ma la loro efficacia si è ampiamente dimostrata sul campo.
Sempre valido in alcuni casi selezionati anche il laser.
Negli ultimi anni si può dire che la cura delle maculopatie è stata letteralmente rivoluzionata, rendendo possibile ottenere risultati che nemmeno si potevano sperare un decennio fa.

 
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